Cos'è sergio corazzini?
Sergio Corazzini
Sergio Corazzini (Roma, 6 febbraio 1886 – Roma, 17 giugno 1907) è stato un poeta italiano, considerato uno dei massimi esponenti del movimento crepuscolare.
Vita e formazione:
- Nato a Roma in una famiglia modesta, Corazzini visse una vita segnata dalla malattia (tubercolosi) e dalla povertà.
- Nonostante una salute precaria, coltivò una passione per la letteratura e iniziò a scrivere poesie fin da giovane.
- La sua formazione culturale fu prevalentemente autodidatta.
Poetica:
- Corazzini è considerato uno dei padri del Crepuscolarismo, un movimento letterario che si caratterizza per un tono dimesso, malinconico e anti-retorico.
- La sua poesia esprime un senso di inadeguatezza, di fragilità e di rassegnazione di fronte alla vita.
- Temi ricorrenti sono la malattia, la morte, la solitudine, la nostalgia per l'infanzia e la consapevolezza della propria mediocrità.
- Il linguaggio è semplice, colloquiale e spesso intriso di elementi autobiografici.
- Un elemento distintivo della sua poesia è la presenza di un "io" sofferente e disilluso, che si auto-definisce spesso come un "piccolo fratello".
- La sua opera riflette la crisi dei valori tradizionali e il disagio esistenziale tipico dell'inizio del XX secolo. Importante il concetto di "poeta%20diverso" che si allontana dagli stilemi del passato.
Opere principali:
- Dolcezze (1904)
- L'amaro calice (1905)
- Piccolo libro inutile (1906)
- Elegia (1906)
- Le aureole (1907)
Influenza:
- L'opera di Corazzini ebbe un impatto significativo sulla poesia italiana del Novecento, influenzando autori come Umberto%20Saba e Sandro%20Penna.
- La sua voce autentica e commovente continua a risuonare nella sensibilità del lettore contemporaneo. La sua breve vita e la sua produzione poetica, lo rendono un simbolo della fragilità e della bellezza della condizione umana.